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Il pellet di bambù ha attirato l’attenzione degli ultimi anni come sostituto eco-friendly del carbone. Questi pellet di legno di bambù è una fonte di energia rinnovabile a bassa emissione di carbonio e ad alto potere calorifico,  producendo relativamente poca cenere rispetto ad altri prodotti a base di biomassa come trucioli e bricchetti. Uno studio sui pellet di bambù ha mostrato che ha proprietà migliori rispetto ad altri prodotti simili. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui il mercato dei pellet di bambù è cresciuto in modo significativo negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Secondo alcune previsioni, il mercato globale del bambù potrebbe raggiungere fino a 110,5 milioni di dollari  entro il 2025, con un tasso di crescita annuo composto del 4,2%. Ciò dimostra la crescente domanda di pellet di bambù in tutto il mondo. Non è sbagliato menzionare che la produzione di pellet di bambù potrebbe essere un’attività redditizia nell’attuale scenario.

 

Il pellet di bamboo è un combustibile solido ottenuto dalla pressatura della fibra di bamboo, che viene raccolto quando delle dimensioni adeguate e trasformato in polvere tramite un processo di macinazione. Il pellet di bamboo viene utilizzato principalmente come fonte di energia per la produzione di calore e di elettricità, sia per uso domestico che per uso industriale.

 

Con una densità di circa 600 – 800 kg/m3 e  un potere calorifico di circa 4.800 – 5.200 Kcal/kg e un residuo di ceneri di circa 0,3 – 0,5%. Questi valori sono migliori rispetto ai pellet di altre fonti vegetali, come il girasole o il mais, poiché la fibra di bamboo contiene una maggiore quantità di lignina e di cellulosa e compensano la resa calorica leggermente inferiore.

 

Il bambù è considerato una fonte di energia rinnovabile e non contiene sostanze chimiche o tossiche. Inoltre, il pellet di bamboo ha un elevato rendimento e un basso impatto ambientale, poiché produce poca cenere e poco fumo durante la combustione.

 


 

Il vantaggio nell’uso del bambù rispetto ad altre biomasse per la produzione di pellet sta proprio nella tipologia di pianta: mentre per la produzione di pellet di legno occorre abbattere degli alberi che impiegano anche 30 anni per crescere e poter essere usati, il bambù è una delle piante a più rapido accrescimento del pianeta. Infatti ci sono alcune varietà di bamboo che riescono a crescere anche di 1 metro al giorno arrivando ad altezze di 15 metri. Questo fa si che il ciclo vitale si accorci da decine di anni a poche settimane rendendo la produzione di pellet costante nel tempo. Oltretutto il bambù una volta tagliato ricresce per almeno 15-20 anni e non va ripiantato.

 

In Italia l’uso del pellet di bamboo è ancora una cosa di nicchia: esistono pochissimi importatori (non viene prodotto nel nostro paese se non per piccole quantità a scopo di studio) e la filiera praticamente non esiste. L’incremento del prezzo del pellet di legno vergine dell’inverno 22/23 di sicuro è un incentivo per esplorare nuove tipologie di biomassa che fino ad oggi sono state scarsamente utilizzate.

 

 


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